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Trovata l'intesa sullo Ius Scholae: unanimità in Consiglio Comunale sui 10 anni di scuola

Unanimità. L'intero Consiglio Comunale si è espresso positivamente sulla nostra proposta di mandare una lettera alla Presidente del Consiglio per sostenere la riforma della cittadinanza secondo il principio dello ius scholae. L'iniziativa è stata accolta dopo una fase di mediazione con la maggioranza: la nostra proposta prevedeva di sostenere la riforma per cui la cittadinanza potesse essere garantita dopo 5 anni di scuola. Alla fine, siamo riusciti a far approvare il sostegno allo ius scholae con 10 anni di frequenza scolastica come requisito per essere cittadino italiano. Un piccolo passo verso una comunità dei diritti, coesa e variegata.

Il principio dello ius scholae prevede di garantire la cittadinanza a tutti coloro che hanno svolto almeno un certo periodo di studio in Italia (la versione approvata prevede 10 anni). Si sono schierati a favore della riforma anche i presidenti di numerose realtà imprenditoriali del Veneto tra le quali Confindustria, Confartigianato, Unioncamere, Casartigiani e le Camere di Commercio Italiane all'estero. Dietro al sostegno alla riforma, non solo la necessità di garantire diritti ai numerosi lavoratori stranieri in Italia ma anche il tentativo di lottare contro l'inverno demografico e di sostenere le esigenze del tessuto economico regionale.

Questa non è la vittoria di una parte ma di tutti noi. È l'occasione per la nostra comunità di riunirsi e di trovare coesione di fronte alle grandi sfide del futuro. Siamo felici di esserci anche per contribuire a questi importanti passi verso il domani.